La nominalizzazione come indicatore del grado di formalità in alcuni tipi testuali della lingua parlata
DOI:
https://doi.org/10.4312/linguistica.52.1.283-295Keywords:
lingua parlata, linguistica dei corpora, metafora grammaticale, nominalizzazione, registrAbstract
Il presente contributo si pone come oggetto una ricerca su alcune caratteristiche del discorso parlato legate alla complessità sintattica e lessicale determinata dall’uso della nominalizzazione. Partendo dalla considerazione, più volte espressa, su come la lingua parlata differisca da quella scritta anche dal punto di vista della complessità sintattica e lessicale, dalla quale può dipendere il grado di formalità, e basandoci su studi antecedenti sulla presenza di un fenomeno sintattico-lessicale relativamente complesso, quale è la nominalizzazione, in alcuni generi della lingua slovena scritta, si intende verificare se e in quali aspetti i vari tipi di testi della lingua parlata differiscano tra loro sotto questo punto di vista. La nominalizzazione, qui intesa come metafora grammaticale nel senso hallidayiano, secondo vari studiosi è, infatti, generalmente un elemento caratteristico della lingua formale scritta, la quale trova minore spazio nei generi parlati, sebbene non sia completamente assente in alcuni suoi generi formali. Per la raccolta dei dati necessari ai fini della ricerca viene usato il corpus della lingua parlata slovena GOS, in cui i testi compresi sono divisi in vari subcorpora secondo criteri predefiniti riguardanti la tipologia testuale, il canale dell’evento comunicativo, il tipo di evento comunicativo, la regione di provenienza dei parlanti ecc. La metodologia usata è quella della linguistica dei corpora, integrata, in parte, con ipotesi basate soprattutto sul quadro teorico della linguistica sistemico funzionale.