Che cosa (non) è rimasto della francesità?: addomesticamento e straniamento nelle traduzioni italiana e slovena di Les fleurs bleues di Raymond Queneau

Authors

  • Martina Ožbot University of Ljubljana, Faculty of Arts

DOI:

https://doi.org/10.4312/linguistica.53.1.161-175

Abstract

Nel presente contributo vengono offerte alcune riflessioni sulla traduzione di aspetti culturalmente specifici nel testo letterario, e in particolare sulle versioni italiana e slovena del romanzo Les Fleurs bleues di Raymond Queneau, che sono opera rispettivamente di Italo Calvino e di Ana Barič Moder. Al centro dellʼattenzione è soprattutto la dicotomia traduttiva tra lʼapproccio straniante e quello domesticante. Un esame del testo originale e delle due traduzioni ha dimostrato che ambedue i traduttori si sono sforzati di preservare i caratteri della cultura di partenza iscritti nel romanzo queneauiano. Allo stesso tempo, però, hanno cercato di integrare le proprie versioni negli ambienti dʼarrivo quando ciò pareva necessario per rendere possibile il pieno funzionamento delle due traduzioni come opere letterarie che, nei specifici contesti italiano e sloveno, sono destinate ad avere la funzione di entità letterarie a sé stanti, cioè indipendenti dal loro primario legame con il testo di partenza francese. Fatte queste premesse, lʼapproccio generale dei due traduttori può essere caratterizzato come relativamente addomesticante, anche se in entrambe le versioni, e in particolare in quella italiana, viene concesso ampio spazio anche allo straniamento, purché esso non incrini la funzionalità della traduzione.

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Published

01.12.2013

How to Cite

Ožbot, M. (2013). Che cosa (non) è rimasto della francesità?: addomesticamento e straniamento nelle traduzioni italiana e slovena di Les fleurs bleues di Raymond Queneau. Linguistica, 53(1), 161–175. https://doi.org/10.4312/linguistica.53.1.161-175