Arbitrarieta'e imprecisione nel linguaggio

Authors

  • Robert A. Hall Cornell University Ithaca

DOI:

https://doi.org/10.4312/linguistica.31.1.25-29

Keywords:

Arbitrarieta'e imprecisione nel linguaggio

Abstract

In queste citazioni si rispecchiano gli estremi di due punti di vista opposti con­ cernenti il rapporto tra illinguaggio e Ia realtà non linguistica. L'approccio  di colo­ roche, come Diodoro e Roger Price, credono che le forme linguistiche abbiano si­ gnificati precisi e inalterabili, si definisce normalmente "convenzionalistico",  giac­ che si presume che I 'uso del linguaggio segue regole e convenzioni che permettono poca o nessuna variazione. Dei due approcci, questo è più vecchio ed è alia base del­ le prescrizioni della grammatica e della lessicografia accademiche. L'opinione  del grammatico  stoico Crisippo, secondo Ia quale ogni fenomeno linguistico sarebbe polisemico, è assai meno diffusa tra gli studiosi dellinguaggio. Gli estremisti di que­ sta scuola sostengono che nessuna manifestazione dellinguaggio abbia un significa­ to preciso o un rapporto  qualsiasi con il mondo reale e che, per conseguenza, illin­ guaggio si riferisca unicamente a sé stesso. Questa dottrina  ha le sue radici nello "scetticismo radicale concernente illinguaggio" espresso da John Locke nel suo Es­ say Concerning Humane Understanding del 1690, ed è stata esumata nella seconda meta del Novecento dal gruppo parigino dei Telqueliens come Jacques Derrida, Ro­ land Barthes, Julia Kristeva e i loro seguaci.

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Published

01.12.1991

How to Cite

Hall, R. A. (1991). Arbitrarieta’e imprecisione nel linguaggio. Linguistica, 31(1), 25–29. https://doi.org/10.4312/linguistica.31.1.25-29

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