Un presunto slavismo nell' opera di Pietro Aretino
DOI:
https://doi.org/10.4312/linguistica.18.1.29-30Keywords:
Un presunto slavismo nell' opera di Pietro AretinoAbstract
Pietro Aretino usa almeno due volte una curiosa espressione, che ha tutta l'aria di ripetere una formula popolare, anche se, almeno finora, non risulta attestata altrove, se si esclude un infelice rinvio del Florio (utilizzatore, del resto, delle opere dell'Aretino), che nel Queen Anna's New World of Words (London, 1611) accoglie "Sdraù, used for Esdraù. Looke Esdraù", dimenticando poi di registrare Esdrau al suo posto alfabetico. Nella terza giornata del Dialogo nel guale la Nanna insegna a la Pippa, del 1536 (a p. 290 dell' ediz. Aquilecchia: Bari, 1969) di una donna di partito si chiede: -Non dici tu che ella è carne d'Isdraù, che chi ne mangia una volta non ne vuol più? E 1'interpellata risponde: - Io ti ho detto che ella era robba da quattro soldi.
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Copyright (c) 2015 Manlio Cortelazzo
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