Alle origini della 1a Pl. Dell’indicativo presente in –iamo
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https://doi.org/10.4312/linguistica.11.1.3-22Keywords:
Alle origini della 1a Pl. Dell’indicativo presente in –iamoAbstract
La questione della 1. a pers. pl. dell'indicakivo presente nell'italiano (e in alcum dialeltti italiani) è antioa probabilmente quanto la morfologia storica italiana stessa. Dopo che nella III coniugazione latina l'accento sulla terzultima (véndimus) aveva ceduto alia pressione che Ie altre tre coniu gazioni (cantámus, habémus, dormímus), unanimi, esercitavano su di esso (véndimus > vendímus, o piuttosto vendémus), i punti dd. partenza, per la formazione delle forme romanze, erano cantámu, abému (e vendému), dormímu. Infatti, molti dialetti italiani e anche alcuni della Toscana, fino a oggi mostrano esiti foneticamente normali, provenienti direttamente da quelle originarie forme latine; così, a modo d'esempio, Pracchia (provincia di Prato) ha: cantamo, vendemo, dormimo; l'isola d'Elba: passamo, scendemo, venimo; e similmente nelle Marche, nell'Umbria e altrove (cf. Rohlfs, Histor. Gram matik der italienischen Sprache II, § 530). Anche nell'antica lingua scritta di molte regioni della stessa Toscana, cosi nei testi antichi di Pisa e di Lucca, Ie forme »regolari« non sono rare; e distinguono le tre forme Guittone e Ristoro d'Arezzo. - Invece la desinenza in -iamo prevale, soprattutto nella I e nella IV coniugazd.one, in altrd. testi toscand. fin dal Duecento; a poco apoco, rna abbastanza presrto, essa si è insediata, come desinenza unica della 1. a pl. di tutte Ie ooniugazioni - anche di quella in -ere, la più resistente - nella lingua latteraria.
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